Troverete molti articoli in rete che parlano di una fantomatica Dieta del Vino, una novella quasi fiabesca che mette alla base un regime alimentare controllato, moderata attività fisica e condisce il tutto con un calice di vino al giorno. Possibilmente la sera. Possiamo chiamarla dieta del vino? Forse no, di fatto però esiste anche un programma alimentare chiamato “Sirfood”, lanciato qualche anno fa da due nutrizionisti americani, che prevede il consumo di Cacao (Cioccolato fondente non inferiore all’85%) e Vino (massimo un calice al dì). La verità è che dopo panettoni e torroni, abbacchi e cocktail di scampi, l’obiettivo è quello di rientrare almeno nei panni invernali dello scorso anno e mentre cerchiamo diete ovunque, tra amici e motori di ricerca, la minaccia più incombente arriva dai dolci avanzati. Quelle scatole colorate che ci guardano soprattutto quando si presenta la famosa “fame da divano”, una sindrome da pasti drasticamente ridotti che manifesta i suoi sintomi principalmente dopo cena. Il consiglio è di resistere, regalarli se necessario e tornare a un regime di vita meno goloso. Tanto tra tre mesi è Pasqua.
Mettersi a dieta comunque è una cosa seria, perché se arcaicamente il termine significa “digiuno”, in epoca moderna con la stessa parola si intende un regime alimentare rivolto a determinati scopi terapeutici. Va da sé che quando decidiamo di metterci a dieta dobbiamo necessariamente rivolgerci a uno specialista che non solo la supervisioni, ma che soprattutto confezioni le nuove abitudini alimentari quotidiane sulla base dei nostri obiettivi, in modo tale da renderli raggiungibili secondo le nostre specifiche caratteristiche fisiche.

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Il vino aiuta a perdere peso o fa ingrassare?
Detto questo però torniamo al vino. Lo sapevate che un calice di vino al giorno potrebbe aiutare davvero a perdere peso? Ovviamente la parola d’ordine è un bicchiere di vino al giorno e solo nel caso in cui non si abbiano patologie che ne vietino il consumo, ma la notizia è che non è necessario rinunciare al vino durante un periodo di dieta. Prima che ne parliate con il vostro nutrizionista, che probabilmente inorridirà, vi diamo qualche spunto e qualche dato per far valere le ragioni del vino. Un discusso (ma non discutibile) ricercatore americano chiamato Jason Dyck, sostiene a ragione che nel vino sia presente il resveratrolo. Una sostanza, contenuta in alcuni frutti e anche nel vino rosso, capace di scongiurare l’addensamento dei grassi fino a portare benefici in termini di dimagrimento o migliorare le performance e i risultati di chi compie esercizio fisico. La verità però è che fu lo stesso dottor Dyck, dopo numerose polemiche dovute alla strumentalizzazione della notizia, a precisare non solo che lo studio pubblicato non intendeva dire che il resveratrolo potesse sostituire la palestra ma che, anzi, questo andasse proprio ad ottimizzare i risultati dell’esercizio fisico. Il dottor Dyck, inoltre, ci tenne a precisare che per replicare l’effetto di un’ora di palestra servirebbe la quantità di resveratrolo contenuta in 100 se non addirittura 1000 bottiglie di vino. Nessuno però ha mai contraddetto l’effetto del resveratrolo.
Con tutti i benefici del dubbio, nel bene e nel male, ribadiamo che le diete sono personali e che le pozioni magiche non esistono, ma soprattutto che i migliori risultati arrivano da programmi personalizzati prescritti da specialisti. Ribaltando la domanda e raggirando l’argomento scomodo sulle proprietà dimagranti del vino, a questo punto però possiamo capire se il vino fa ingrassare. La risposta è ovviamente una sola: no, ma dipende dalle quantità.
Analizziamo un bicchiere di vino
Il vino è un alimento e su questo non ci piove. Che si fa quando inseriamo un alimento in un’alimentazione consapevole? Se ne studiano le proprietà nutrizionali. Se quindi prendiamo in considerazione un calice di vino rosso, ovviamente non pieno (circa 100gr), che cosa stiamo “mangiando”?
Alimento: vino rosso (gradazione alcolica media 13%)
Apporto calorico medio: 80Kcal
Grassi: 0
Proteine: 1,2gr
Carboidrati: 2,7gr
Colesterolo: 0
Sodio: 5mg
Potassio: 99mg
Tutto dipende dalla gradazione alcolica e dagli zuccheri, un Prosecco per esempio può avere una gradazione alcolica inferiore, ma un residuo zuccherino più alto. La variazione media totale tra vini bianchi, rossi e bollicine, va dalle 70Kcal alle 90Kcal.
Questo cosa significa? Sostanzialmente che se si rimane nei limiti consentiti (un bicchiere per le donne e due per gli uomini), sempre sotto la guida del proprio specialista, non è impossibile inserire il vino in una dieta. Tecnicamente basterebbe assicurarsi la facoltà di poterne bere, legata ad altre patologie o a indicazioni specifiche, inserendo le Kcal del vino nel computo del nostro fabbisogno nutrizionale. Assicurandoci in tal modo anche i benefici che può dare.
Potrebbe sembrare scontato, ma al netto di tutto l’unica vera attenzione che dobbiamo avere è nello scegliere del vino fatto bene. Come i nostri, dove all’interno non troverete sostanze chimiche aggiunte che falserebbero qualsiasi effetto benefico tanto al corpo, quanto allo spirito.

Un calice di vino al giorno non ingrassa, ma beviamolo buono!
Se poi volete divertirvi, qui trovate anche un affidabile tabella su come ognuni di noi può smaltire un calice di vino.