vin brulé ricetta

Vin Brulé, la ricetta perfetta di un grande classico natalizio

La storia dei vini speziati è lunga e come spesso accade, dai romani a oggi, l’evoluzione è affidata al sapiente utilizzo proprio delle spezie da parte delle comunità dei frati. Negli anni le varianti hanno spaziato dalle versioni servite fredde come digestivo a quelle calde medicinali per il raffreddore, fino a diventare anche un ottimo aperitivo.

Tecnicamente Vin Brulé significa “vino bruciato” e in altre parti del mondo assume nomi diversi come mulled wine in Inghilterra, vin chaud in Francia, gluhwein in Germania e glogg nei paesi del Nord. Curioso però è che proprio il significato del suo nome è uno dei passaggi a cui fare più attenzione: il vino non va bruciato (l’alcol sì), ma per l’appunto andiamo per gradi.

Vin Brulé, quando, come e perché prepararlo

Una premessa fondamentale è sicuramente il tormentone che (giustamente) avete già letto ovunque: il vino deve essere buono. Che significa buono? In questo caso non significa per forza quello che vi piace, ma un prodotto che abbia alla base un vitigno strutturato che riesca a garantire carattere (il Montepulciano per esempio), realizzato preferibilmente da agricoltura biologica. Non è necessario preferire annate particolari o bottiglie costose, si trovano vini ottimi anche a prezzi contenuti.

In Europa e anche in Italia nasce come bevanda alcolica capace di termoregolare l’organismo, in circostanze di freddo e temperature rigide, appagandolo con aromatiche note speziate ammorbidite nella rotondità del vino e arricchite dei profumi agrumati. Si può bere in qualsiasi momento della giornata come una tisana “corretta”, effettivamente poco alcolica grazie all’evaporazione dell’alcol su bollitura, ma può essere anche un potente digestivo, un efficace decongestionante e infine un elegante aperitivo (con ulteriore correzione). Quest’ultima versione è quella che ci piace di più, quindi andiamo subito al sodo e vediamo come preparare un ottimo vin brulé di base, con l’aggiunta di un liquore raffinato e altrettanto armonicamente speziato come il Vermut o il Triple Séc.

Prima della ricetta vi sveliamo subito i 5 segreti per rendere il vostro vin brulé perfetto:

1 – preferite lo sciroppo di zucchero, questo vi permetterà di aggiungere dolcezza in qualsiasi momento senza dover riportare a bollore il vino

2 – procuratevi una pentola capiente con il fondo spesso e tenete sempre, fin dall’inizio, il fuoco basso. Questo farà in modo di non bruciare mai gli ingredienti che si depositeranno sul fondo e di permettere l’evaporazione dell’alcol senza perdere troppo liquido in ebollizone

3 – utilizzate esclusivamente frutta biologica, questo perché avrete bisogno di scorze edibili e aromatiche

4 – approvvigionate spezie fresche e non giacenze di dispensa o di magazino, odoratele bene prima di utilizzarle, questo vi permetterà di ottenere un vin brulé aromatico

5 – stappate bottiglie di vino buono, ricordatevi che è l’ingrediente principale


La ricetta base del Vin Brulé

Tenete conto che per accontentare circa 4/5 persone ci vuole almeno un litro di vin brulé, quindi le dosi che trovate sono tarate su circa 6 persone.

Durata preparazione: 10’

Durata cottura: 20’

Difficoltà: bassa

Costo: di base economico, ma dipende dal vino


Ingredienti per 6 persone:

Vino rosso 2 bottiglie (1,5lt totali)

Zucchero 250gr

Arancia BIO 2 (solo lascorza)

Limone BIO 1 (solo la scorza)

Cannella 3 stecche

Chiodi garofano 10

Bacche di ginepro 8

Anice stellato 2

NOTE: alcune ricette tradizionali prevedono la noce moscata e l’aggiunta di altre spezie come lo zenzero, valutate voi se ne desiderate le forti caratteristiche organolettiche. In altre ricette potete anche trovare l’aggiunta della mela, che non stona insieme al mino nelle note acidule.

Procedura: ricavate la scorza dal limone e dalle arance facendo attenzione a non intaccare la parte bianca che restituisce note amare e mettetele nella pentola, aggiungete lo zucchero e le spezie inserendo prima le stecche di cannella. Infine versate il vino e accendete il fuoco tenendolo basso. Una volta che il liquido arriva a sobbollire mescolatelo di tanto in tanto per circa venti minuti. Adesso potrete divertirvi a “bruciare” l’alcol, ovvero prendete un accendi fuoco lungo e incendiate la superficie del vostro vin brulé! In questo modo la componente alcolica rimanente finirà per consumarsi e il vostro vino bruciato è veramente pronto. Assaggiatelo e aggiustate con lo zucchero se necessario, ma senza esagerare rendendolo stucchevole.

Conservazione: far riposare il vin brulé è un’ipotesi da vagliare, quindi potreste anche prepararlo almeno 4/5 ore prima di doverlo servire. Freddo se necessario e caldo riscaldandolo. Si può conservare in frigorifero fino a un massimo di tre giorni, ma fate attenzione a non farlo ossidare ( è preferibile imbottigliarlo).

Servizio: filtrate il vin brulé ottenuto, ma servitelo guarnendo a piacere con le stecche di cannella o qualche fetta di arancia (evitate le bacche e l’anice stellato). A seconda dell’occasione versatelo in una tazza da Punch o in un Tumbler alto o basso, piuttosto che in una coppa di Champagne per aperitivo.


Vini da preferire per il vin brulé

Come dicevamo abbiamo bisogno di struttura e quindi di un vitigno forte di carattere, ma allo stesso tempo gentile nella sua capacità di essere rotondo al palato. Noi preferiamo il Montepulciano, ma si può scegliere tra Merlot, Cabernet Franc, Syrah o un Teroldego, questo non esclude che dei blend particolarmente riusciti (come il nostro iAM con Petit Verdot, Merlot e Montepulciano) siano un ottimo compromesso. Valutate anche l’ipotesi di utilizzare due bottiglie diverse, ma con la consapevolezza che entrerete in un territorio di sperimentazione infinito, anche se appassionante. Benvenuti in questo senso vini naturali e biodinamici.

Aperitivo di Natale con il vin brulé al Vermut o al Triple Sec

Se cercate un aperitivo elegante da servire prima dei pasti per le feste, una variante particolare che vi consigliamo e quella di aggiungere del Vermut o un Triple Sec, rigorosamente italiani. In questo caso il vin brulé può essere servito sia caldo che freddo e la quantità da aggiungere può aggirarsi sui 500ml di vermut o 300ml di Triple Sec (occhio a bilanciarlo sulla base della dolcezza) ogni 1,5lt di vin brulé.

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